Carla Felotti

Carla Felotti

  • Professione: Pedagogista
  • Ufficio: Via Roma, 56 24048 Treviolo (BG)
  • Email: carla.felotti@studiodialoghi.it
  • Telefono: 338 17 52 919

Dott.ssa Carla Felotti

Mi considero una persona curiosa e che ama stare in relazione: ogni persona che incontro diventa per me fonte di apprendimento.

Il mio lavoro di professionista dell’educazione mi porta a guardare la persona adulta o il bambino nella sua complessità, nei suoi ambienti di vita, per ricavarne dettagli importanti e far luce sul suo percorso esistenziale. L’accompagnamento pedagogico è cura della persona, intesa come ascolto e riprogettazione condivisa di tempi, spazi e azioni nel tempo presente per il raggiungimento di uno stato di benessere.

L’intensità del desiderio misura l’intensità dello sforzo che sarà fatto

Sono una pedagogista con formazione in pedagogia clinica e giuridica, iscritta ad A.N.I.PED, associazione nazionale italiana pedagogisti.

Da anni sono insegnante di Scienze Umane presso gli istituti di scuola secondaria superiore.

Da Settembre 2020 faccio parte dell’equipe psico-pedagogica Dialoghi, portando la mia esperienza e la mia voce pedagogica nel gruppo.

Presso DIALOGHI offro i seguenti servizi:

percorsi di accompagnamento pedagogico ad adolescenti e bambini, su tematiche relative all’ambito scolastico (disagio relazionale, difficoltà di apprendimento – DSA, disturbo dell’attenzione e iperattività – ADHD) e supporto ai genitori con percorsi di consulenza mirata a ricercare strategie comportamentali adeguate per interagire col figlio in difficoltà e col contesto scuola.

colloqui di supervisione pedagogica per pedagogisti

corsi di formazione su temi pedagogici

 

L’interesse per l’ambito del supporto alla Persona in condizione di disagio mi porta ad approfondire il concetto di “sguardo clinico” in pedagogia, inteso non in termini medicalizzanti, ma di ascolto e accompagnamento del soggetto verso l’autoapprendimento di strategie volte al benessere personale e sociale.

Il colloquio clinico pedagogico, rivolto a soggetti di ogni età, assume un significato propriamente educativo: imparare a riconoscere il proprio potenziale, a leggere la propria situazione di vita nel qui e ora e generare su questa nuovi apprendimenti e nuovi modi di agire.

Dopo la laurea in consulenza pedagogica e ricerca educativa, acquisita con lode presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca con una tesi sull’ermeneutica dell’oggetto sonoro come fonte di apprendimento, seguendo l’approccio pedagogico immaginale che trae origine dal pensiero di filosofi come Bachelard, Yung, Wunenburger, di cui il prof. Paolo Mottana ne è il maggior portavoce in contesto italiano, mi iscrivo al Master in Pedagogia Clinica e in un secondo tempo a quello in Pedagogia Giuridica, presso l’associazione Kròmata di Brescia, interessandomi ai contesti di devianza e disagio sociale. In tal senso mi occupo di rapporti tra detenuti e figli e di sostegno alla genitorialità, facendo esperienza presso la casa circondariale di Brescia e la casa di reclusione di Bollate. La dimensione immaginativa e creativa fanno sempre da sfondo al mio procedere pedagogico.

Durante il percorso di tirocinio in Pedagogia Giuridica approfondisco la figura di mediatore familiare, nonché quella del pedagogista in veste di CTP e CTU, lavorando sulla valutazione della responsabilità genitoriale in contesti di separazione.

All’oggi mi occupo di fornire sostegno ad adolescenti con ADHD e alle loro famiglie, lavorando con loro su motivazione, autostima, gestione della rabbia e consapevolezza, facendo da mediatore con le istituzioni scolastiche.

Oltre alla mia attività di pedagogista libera professionista, porto avanti da quasi dieci anni la mia professione di insegnante, con grandissimo entusiasmo. Amo il mio lavoro, amo stare a contatto coi ragazzi e mi trovo ad essere di sostegno per molti genitori.

Facendo mie le idee di Maria Montessori e John Dewey, ritengo che il viaggio pedagogico non possa prescindere dal lavoro su “cosa desidero imparare” strettamente connesso al “chi desidero essere”.